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Gerardo, salernitano di origine e di formazione, si trasferisce, dopo la laurea, nelle "fertili" terre del Nord, con la speranza di rifarsi una vita dignitosa. Ma dopo circa un decennio e alcuni incontri con delle sue vecchie conoscenze - la mela annurca, l'aglianico, un'alfasud targata SA, un album Panini del campionato 1986-87, i libri di Silone, il vinile "Terra mia" di Pino Daniele e altri amici - capisce che le sue radici trapiantate in quelle nordiche e gelide lande non daranno mai dei frutti, oltre a correre il rischio di inaridirsi. Decide allora di tornare alla (sua) terra e fondare un movimento politico che partendo dal Meridione possa dare una nuova vita e garantire un futuro all'Italia e alla vecchia e decadente Europa.